i 14 componenti principali per il tiro con l’arco

Uno dei quesiti che un “novizio” si pone quando si approccia per la prima volta al tiro con l’arco è cosa gli occorre per poter praticare questo sport.
I meno esperti penseranno che basti un arco e delle frecce, ma in realtà gli accessori sono molti di più e occorre avere una visione ben chiara di cosa realmente occorra.

La quantità di componenti necessari per praticare il tiro con l’arco può variare in base al tipo di arco che si sceglie di utilizzare. Noi ci soffermeremo principalmente sull’arco nudo e olimpico.

Il riser non è altro che il “corpo” dell’arco sul quale vengono montati i vari accessori precedentemente elencati. Può essere realizzato con diverse tecniche di produzione e con diversi materiali (legno, alluminio, carbonio etc).

Può avere diverse dimensioni (solitamente da 21” a 27”), ma la più utilizzata è quella da 25” e ha un peso che può variare tra 1 e 2Kg.

Il riser comprende sempre una grip (parte in cui si poggia la mano) che può essere in materiale plastico o in legno, e un batti clicker, che però viene utilizzato solo qualora si scelga di tirare con l’arco olimpico.

I flettenti, che si agganciano al riser, sono la pare dell’arco che si “flette” generando la forza necessaria per far sì che la freccia raggiunga il bersaglio. Anch’essi sono costruiti con materiali diversi (tra cui legno, schiuma, carbonio etc.) e si differenziano per lunghezza e libbraggio. Quest’ultimo termine identifica la forza, espressa in libbre, che i flettenti riescono a generare e che imprimono alla freccia.

A parità di libbre, i flettenti di maggiore qualità tendono a essere più “morbidi e fluidi” in fase di trazione, permettendo una migliore esecuzione del tiro da parte dell’arciere.

La corda è ciò che “connette” le due estremità dei flettenti. Può essere composta da filamenti di diverso materiale e colore e, solitamente, è composta da 16 o 18 fili.

Nella parte centrale vi è un avvolgimento di rinforzo chiamato “serving”, sul quale viene anche fissato il punto di incocco. Lo stesso rinforzo è anche riportato sulle due estremità a contatto con i flettenti.

Il bottone è uno dei componenti più sconosciuti dai neofiti quanto uno dei più importanti dell’arco.

Il suo compito è quello di ridurre quanto più possibile il “paradosso dell’arciere”, bilanciando la flessione della freccia al momento del rilascio. Il meccanismo di funzionamento in realtà è abbastanza semplice. È composto da una molla, da un pin, dalla filettatura e da una “manopola”.

Il rest non è altro che il poggiafrecce, ossia l’elemento il cui scopo è quello di sorreggere la freccia e mantenerla nella giusta direzione durante tutta la fase di tiro.

Sull’arco olimpico, il rest normalmente è di dimensioni molto più contenute rispetto a quello usato sull’arco nudo. Ciò perché, a causa della differente tecnica di tiro, il rest sull’arco nudo è soggetto a maggiori “forze” che ne possono determinare la rottura.

Il clicker è una linguetta in metallo che ha lo scopo di far mantenere l’allungo costante all’arciere.

Il suo funzionamento è tanto semplice quanto efficace. Il clicker viene montato sul riser e posizionato tra la freccia e il batti clicker. Esso “scatta” quando, tendendo l’arco, la freccia lo supera per la sua interezza, riproducendo il “click” da cui deriva il suo nome. Normalmente l’arciere rilascia immediatamente la freccia quando scatta il clicker, ma ci sono anche scuole di pensiero diverse che prevedono il rilascio della freccia solo in un secondo momento dopo lo scatto. Come indicato all’inizio dell’articolo, questo è un accessorio utilizzato solo sugli archi olimpici, pertanto gli archi nudi ne sono sprovvisti.

La stabilizzazione è un’asta che ha lo scopo di smorzare le vibrazioni generate dall’arco al momento del rilascio della freccia. Viene anche utilizzata come “peso” aggiuntivo che rallenta i movimenti dell’arco in mira, rendendoli più stabili e precisi.

La stabilizzazione è composta da 3 parti:

• La barra centrale
• I “baffi” o barre laterali
• La V-Bar, che funge da prolunga e adattatore per l’inserimento della barra centrale e dei “baffi” laterali

Alle estremità delle tre barre vengono solitamente montanti degli smorzanti in gomma e dei pesi aggiuntivi.
Come per il clicker, anche questo è un accessorio utilizzabile solo sull’arco olimpico.

Il mirino non è altro che un sistema di puntamento usato sull’arco olimpico che permette all’arciere di mirare al centro del bersaglio. È regolabile sia orizzontalmente che verticalmente tramite uno o più “carrelli” con movimenti micrometrici. Questo strumento è la principale differenza tra la disciplina di arco nudo e olimpico. Il puntamento avviene tramite una diottra che deve rispettare determinate misure in termini di larghezza e diametro.

Passiamo ora agli accessori per il tiro con l’arco. Molti di questi non sono in realtà “obbligatori”, ma facilitano sicuramente la pratica di questo sport o lo rendono più sicuro.

La freccia è l’elemento che permette di raggiungere il bersaglio. Essa è composta da 4 parti essenziali:

• Asta
• Cocca
• Penne
• Punta

L’asta è il corpo della freccia e ha una lunghezza variabile sulla base dell’allungo dell’arciere. Può essere più o meno rigida, valore che viene determinato dallo “spine” della freccia. Più sarà alto il numero di libbre sviluppato dall’arco, più la freccia dovrà essere rigida. La determinazione dello spine corretto è ricavabile dalle tabelle che si trovano facilmente online.

La cocca è la parte posteriore della freccia. Presenta un incavo al cui interno va inserita la corda, così da tenere ferma la freccia in fase di tiro.

Le penne o alette hanno la funzione di stabilizzare il volo della freccia. Normalmente sono 3 di cui una detta “pilota” che determina quindi il verso della freccia.

La punta, infine, è l’elemento che “trafigge” il bersaglio. È in materiale metallico e può essere più o meno pesante. Il peso della stessa influenza la rigidità della freccia. Più la punta è pesante e meno la freccia sarà rigida.

La dragona è una cinghietta o cordoncino che impedisce all’arco di allontanarsi dalla mano dell’arciere, e quindi cadere, dopo il tiro.

Esistono diversi tipi di dragone, le più utilizzate sono quelle da dito (che si inseriscono tra medio e pollice, incastrando all’interno il riser) o da polso.

Grazie a questo accessorio, l’arciere potrà tenere la mano più rilassata, non interferendo quindi sul tiro durante il rilascio.

La patella (o tab) ha il compito di proteggere le dita della mano durante la trazione e il rilascio della corda. Il materiale di cui è composta facilita il passaggio della corda così da interferire il meno possibile.

Sulla base della disciplina scelta, ci sono le patelle da arco olimpico e arco nudo, che differiscono principalmente per il poggia mento (presente su quelle per l’olimpico) e per le cuciture necessarie per calcolare la distanza della mano sul serving (nel caso dell’arco nudo).

Il parabraccio e il paraseno sono due strumenti di protezione personale dell’arciere nei confronti della corda.

Infatti, in fase di rilascio può accadere che, in base alla propria postura o fisionomia, la corda possa sbattere sul braccio o sul seno dell’arciere, provocando dolori ed ematomi.

Mentre il parabraccio è uno strumento che è possibile definire come obbligatorio per evitare di farsi del male, lo stesso non si può dire per il paraseno, che infatti non è utilizzato da tutti

Il cavalletto, come dice anche il nome, è quell’accessorio che viene utilizzato quando non si utilizza l’arco, per evitare così che venga poggiato a terra e che possa rovinarsi/graffiarsi.

È normalmente composto da 3 o 4 piedi e da una terminazione a “U” dentro la quale viene poggiata la grip dell’arco.

L’ultimo accessorio di cui parleremo è la faretra. Quest’ultimo è uno dei componenti più antichi usati dagli arcieri. Di fondo non è altro che un astuccio al cui interno vengono riposte le frecce.

Nei tempi antichi era solita essere riposta dietro le spalle dell’arciere, ma oggi è molto più utilizzata quella da cinta. Spesso questa  è composta da più tasche utili per inserire i vari strumenti di manutenzione dell’arco (chiavi a brugola, colla a caldo, cera per la corda etc).

Conclusioni

Il tiro con l’arco è uno sport semplice quanto complesso. L’attrezzatura è facilmente reperibile sia online che nei vari negozi specializzati. È però importante scegliere i componenti che più si adattano al fisico dell’atleta. Per questo consigliamo sempre di farsi seguire da istruttori preparati e competenti.

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